giovedì 11 gennaio 2007

Ieri Cochi e Renato mi hanno quasi commosso

Ma, passando a altro, mi è arrivata 'sta catenata.
Me la ha passata lei, che la ha ricevuta dall'Amoremio [che mi aveva cortesemente graziato...]
Ho cercato di risalirla fino a trovare qualcuno che ne desse chiaramente le regole.
Mi pare che qui si capiscano abbastanza...

Allora, cito:
"[1]La tossica si piegò in avanti e strusciò il grugno contro la moquette e si trovò con il naso a due centimetri dalla pistola poggiata a terra.
[2]Rino in piedi, nudo e rabbioso come un demone, si lanciò per levargliela, [3]ma la tossica, svelta, afferrò l'arma e la strinse con tutte e due le mani e si tirò indietro verso un angolo.[bonus] <<Non ti avvicinare, bastardo figlio di puttana! Ti ammazzo, giuro che ti ammazzo>>
".
Il libro è questo:

Prossimamnente sui vostri comodini, se siete gente sveglia [prima che il Salvatores di turno lo ridicolizzi in un film]

E ora i links:
Ghost,
Bop [perché mi pare di aver colto il suo gradimento],
Tertium non datur

8 commenti:

phoenix_rider ha detto...

'stardo, non valeeee :P

abteilung ha detto...

ho cercato di guardarli, ma la trasmissione era inguardabile, tutti i tempi erano completamente sbagliati, i personaggi di contorno imbarazzanti, solo le canzoni eran belle, ma neanche tutte.

cornersoul ha detto...

Tutto vero.
Però quando loro due si mettevano impettiti al centro del palco e cantavano perfettamente, con tutte le parole, i gesti e le smorfie al posto giusto non mi dire che non ti ha fatto effetto...

Solitaire ha detto...

Ma come diamine riesce Renato a fare lo sguardo da gallina? (Che poi è pure l'espressione di George Dabliù...)

edi ha detto...

mio papi quando li ha visti in tv è rimasto scioccato.

abteilung ha detto...

infatti le canzoni vecchie erano l'unica roba bella.

TheGoblin ha detto...

(Obbedisco, anche si il trucco lo conosci)

“La mia prima esperienza omosessuale si è compiuta, consumata e conclusa nel giro di sette minuti. Il tempo di due calci in pancia ben assestati, uno sfregio permanente in viso e la soddisfazione di poterlo chiamare frocio a ragion veduta. Certo, questo farebbe di me un ulteriore frocio, ma come unità di misura non credo che valga granchè. Il fatto è che Luke mi doveva dei soldi, parecchi soldi, e benché non sia uno spilorcio pezzente di merda certe cose vanno archiviate alla voce questioni di principio. Sapete com’è. Si che lo sapete. Metterla in culo ad un cristiano che non vuole farsela mettere in culo non è impresa facile, credete a me, nemmeno se lo si tramortisce a sprangate in testa e lo si fa tenere da due amici. Non aiuta il fatto che il tipo in questione sia di volumetria corporea pari a quella di un bisonte. E comunque, alla fine della giostra gliel’ho messo dentro, a fondo, spingendo forte e facendolo sanguinare, spaccandolo per bene e infine sborrandogli dentro. Appena estratto il mio cazzo sembrava un livido e tremendamente maleodorante involtino sanguinolento, con evidenti tracce di merda che lo chiazzavano per tutta la sua – ragguardevole, credete a me – lunghezza. Certe soddisfazioni si pagano. Se dovesse succedere una prossima volta un piacevole evento come questo, credo che rimarcherò il fatto che con il sottoscritto non si fanno cazzate spaccando tutti i denti del malcapitato, tirando via a forza gli spuntoni di zanna che restano e lasciandogli le gengive scoperte. Allora sarà il pompino definitivo. Lo sentirò scivolare nell’abbraccio morbido della carne viva, lo sentirò tentare di morderlo e invece niente, non farà che aumentare la pressione e l’attrito, con il solo risultato di farmi venire più in fretta. Credo che alla fine gli piacerà. Poi tornerò a casa. Si, credo proprio che tornerò a casa, darò un bacio in fronte alla gemelline, giocherò un paio di minuti con loro, porterò dei fiori ad Alice, l’abbraccerò e le darà una palpatina poi mi accomoderò a tavola e chiederò cosa c’è da mangiare. Semplice. La vita è bella perché è semplice. E Luke era un idiota. Dico era perché è morto. Ed io stavolta non c’entro niente. Ma mi piace pensare che a farsela mettere nel culo da me ci abbia preso gusto. Non che io sia frocio o qualcosa del genere, nossignore. Ho moglie e figlie, e mi piace la passera, credete a me.”


Disappointment Blues di Andrew H. Babiuk, Cort & Mauser Publishing, Ann Arbour (Michigan) 2001

amelia1 ha detto...

io non ho paura. neanche dei film ridicoli.

però io non ho paura non era così ridicolo. secondo me.