mercoledì 29 ottobre 2008

B . r _ - T . - R . _

Stamattina pensavo che se dovessi morire perché la ruota posteriore dello scooter perde aderenza mentre sto tipo a 110 in tangenziale, o una cosa del genere, il mio ultimo pensiero sarebbe qalcosa tipo "ma che c".
E pensavo che sarebbe un peccato che un pensiero tanto profondo andasse perso, ma sarebbe carino che qualcuno lo scrivesse a uniposca bianco sull'urna. Come le scritte sui serbatoi dei Sìetti, ve le ricordate?
Magari lasciando i trattini e i puntini così i bimbi possono giocarci a Impiccato.

Poi ho pensato che potrei farlo io e mi sono chiesto se comprarsi l'urna e tenerla pronta in un cassetto sia considerato di cattivo gusto. Magari è meglio esporla da subito sulla mensola preposta. Voi che ne dite [tanto per usare una chiosa tanto in voga di 'sti tempi tra i bloggha che contano]?

domenica 26 ottobre 2008

Io, per esempio, stanotte mi sono rigirato nel letto per 3 ore...

Perché ogni volta che entra in vigore l'ora solare il teleannunciatore di turno il giorno prima non non riesce ad evitare un commento sul fatto che "si dormirà un'ora in più"?
Oggi è domenica e quindi sono pochi quelli che devono svegliarsi a un orario segnato dall'orologio. Tra questi ci sono, poi, i gggiovani che hanno il pranzo coi parenti e che di solito vanno a letto all'alba [quindi dopo il cambio di orario] e non usufruiscono dei "benefici" auspicati dai leggitori di gobbo.
Piuttosto, se proprio ci devi aggiungere un commento, perché non pensare a tutti quelli che lavorano su turni [tipo i medici del 118, quelli del prontosoccorso, i pomperi, gli operai nelle fabbriche, quelli sui cantieri autostradali e gli addetti ai fari] a cui toccherà lavorare un'ora in più? Tra l'altro, credo, nemmeno retribuita.

sabato 25 ottobre 2008

Il poSTupido del sabato [42]

Stamattina mi sono svegliato convinto che fosse domenica e chiedendomi cosa ci stessero facendo tutti quei liceali vocianti e rumorosi sotto casa come in un normale giorno scolastico.
Poi mi sono ricordato che oggi è entrato in vigore il giorno solare e quindi è ancora sabato.
Allora ho messo indietro il calendario e sono tornato a letto per dormire un giorno in più.

mercoledì 22 ottobre 2008

Quiz

C'è questa ragazza, LindseyEvans, si chiama.
Sta per terminare il mandato [si dice così?] di MissLousianaTeen.
È giovane e le piace divertirsi coi suoi amici.
Sere fa, dopo una cena, ha fatto il vento* in un ristorante per non pagare un conto di $46.07.
Sfortunatamente si è scordata la borsa.

Piena di erba...

Ora, secondo voi di che colore ha i capelli?

Esatto.

[fonti TheSuperficial e TheCelebrityCafe]


*Fare il vento: lasciare velocemente il ristorante senza prima saldare il conto

martedì 21 ottobre 2008

Dice che la Lotteria è 'na farza

L'altra sera si discuteva circa un'eventuale vincita al Superaenalotto [che fantasia eh?] quando il topo femmina ci ha chiesto se avessimo letto 1984.
Ovviamente lo avevamo fatto, ma, per esempio, al mio tempo il titolo era ancora proiettato nel futuro.
Allora ci ha ricordato che nel libro era descritta una lotteria che serviva per passare di classe sociale la cui vincita era ovviamente ambitissima. Ma alcuni mettevano in dubbio che ci fosse mai effettivamente un vincitore, dato che non se ne aveva mai notizia diretta.
Ecco, ha aggiunto, voi avete conoscenza diretta di qualcuno che abbia vinto veramente tanti soldi alla Lotteria?
Io no.
E voi?
E se queste vincite quasi centimilionarie che spingono il popolo a giocare in massa servissero solo per riempire un po' le casse dello Stato?..

[Certo il colpo da maestro sarebbe se alla fine venisse estratto il biglietto comprato dal Parlamento.]

giovedì 16 ottobre 2008

16 ottobre 1943

sì, lo so.
Sto diventando come i vecchi che non fanno che parlare del passato.
Solo che quest'anno ricorrono un sacco di anniversari tondi e credo che [in questa penisola protesa tra il Mare dell'Oblio e quello della Rimozione] un po' di ripasso di storia non faccia male. Però potete sempre non leggere i post catalogati in "giorni della memoria" e Amen.
Comunque quello di oggi pare essere pure di attualità...

Era il 1943 [65 anni fa] e il tenente colonnello Herbert Kappler aveva da poco richiesto alla comunità ebraica di Roma di consegnare 50 chili d'oro altrimenti 2000 persone [pure 'sto numero ritorna...] verranno deportate a "lavorare" in Germania. Queste sono le maledette leggi razziali, pensano probabilmente gli ebrei di Roma, e in due giorni riescono a raccogliere quanto richiesto e a consegnarlo ai nazisti in ViaTasso. Credono così di aver pagato il loro tributo a quella dottrina infame. Hanno rinunciato a quasi tutto quello che avevano [compresi otturazioni e ricordi cari], ma sono vivi. Evidentemente i nazisti non si azzardano a compiere atti più mostruosi di tanto a Roma. Roma che è città aperta e sotto l'ombra della Cupola.

Invece,
poco prima dell'alba del 16 ottobre 300 soldati tedeschi arrivano coi camion nel Ghetto e bussano alle porte degli ebrei con in mano un foglio che li intima di prepararsi in 20 minuti per partire portando acqua e viveri per otto giorni. Sarà un lungo viaggio e devono partire tutti i nominati. Compresi i malati gravi. Ad attenderli sul campo in cui stano andando troveranno un'infermeria attrezzata.
"Quel 16 ottobre -racconta uno degli scampati alla deportazione- era un sabato, giorno di riposo per gli ebrei osservanti. E nel Ghetto i più lo erano. Inoltre era il terzo giorno della festa delle Capanne. Un sabato speciale, quasi una festa doppia [...] La maggior parte degli arrestati erano adulti, spesso anziani e assai più spesso vecchi. Molte le donne, i ragazzi, i fanciulli. Non venne fatta nessuna eccezione, né per persone malate o impedite, né per le donne in stato interessante, né per quelle che avevano ancora i bambini al seno..." racconta un testimone dell'epoca [fonte].

Alla fine, da tutta Roma vengono prelevate in totale 1024 persone che vengono portate, coi famosi treni blindati, al campo di lavoro di Auschwitz.
Ne torneranno 16.


[se volete potete approfondire con questo libro]

giovedì 9 ottobre 2008

Circa* 2000 persone assassinate in pochi minuti


Lo so, sono annoiante.
E già ho raccontato più volte di quello che è successo quella sera di 45 anni fa. E di quello che non è successo dopo.
Ora vorrei raccontare di quello che è successo prima. Nei minuti prima e negli anni prima. Del ColleToc [che in dialetto di quelle parti vuol dire marcio] composto da un giacimento di materiale franoso. Della immensa fenditura a forma di "M" sempre più evidente nei giorni precedenti alla strage. Degli allarmi lanciati da sismologi, geologi e giornalisti e ignorati per motivi di convenienza economica o politica.
Vorrei.
Ma lo hanno fatto molto meglio GiovanniMinoli in una puntata di Mixer andata in onda il 6maggio1996 e replicata stamattina da LaStoriaSIamoNoi [di cui non sono riuscito a recuperare il video, ma sapete che ci sono sistemi per farlo], e soprattutto MarcoPaolini in uno dei suoi racconti fiume mandato in onda in diretta dall'ex invaso della diga la sera del 9 ottobre 1993 [trasmissione a cui sono molto legato pure per motivi personali...] che potete vedere raccolto in due video su GoogleVideo.
qui


e qui.



Un ricordo particolare va a Tina Merlin. Giornalista vera.

*il numero esatto probabilmente non potrà mai esser conosciuto

mercoledì 8 ottobre 2008

Per esempio...

Vento d'estate è una canzone che parla del suicidio dopo aver perso il senso della vita:
La metafora "vado al mare" è la più chiara. Il fiume termina il suo [per]corso al mare. Quindi con quelle parole si esprime la determinazione a "terminare il propio [per]corso". Ovvero togliersi la vita.
La quartine che parlano dell'"amore" e di come cambi in base alle persone si riferiscono chiaramente alla perdita di riferimenti. L'amore rappresenta tutte quelle che dovrebbero essere le certezze incrollabili e che invece vengono stravolte. Le VeritàAssolute che cambiano faccia a secondo di chi ce le propone. Che cambiano come cambia il vento.
E infatti il non mi aspettate, forse mi perdo indica il fatto che, non esistendo nulla di certo, probabilmente non c'è nemmeno un Aldilà in cui reincontrarsi in un giorno assolato [come diceva VeraLynn].
E l'ultimo verso ["mi sono perso"] è ovviamente la cronaca del trapasso.

martedì 7 ottobre 2008

C'è la crisi, c'è la crisi

Stmattina alle otto sono andato alla posta e, siccome ci ho messo meno di quanto avevo preventivato [tipo 15 minuti], mi sono ritrovato con una mezz'ora buona da buttare. Mezz'ora che avrei potuto impiegare per comprarmi un paio di calzoni o una camicia o magari una maglietta o un pianoforte a coda, se non fosse che a quell'ora i negozi erano tutti chiusi.
Ecco, io 'sta cosa la trovo geniale: I negozi che aprono tra le novemmezza e le undici e poi chiudono per tre ore in modo di essere sicuri di non trascurare nessuna pausa pranzo. Praticamente il loro orario di apertura è solo nelle ora in cui in giro ci sono quasi esclusivamente disoccupati e pensionati. Il cui potere di acquisto è prossimo allo zero...
Ora, capisco che chi fa il commerciante non ha studiato e di solito si è fermato alla terza media, ma qui stiamo parlando di concetti basilari della logica a cui bisognerebbe arrivare quasi per istinto.
Ma forse l'unico istinto che hanno i bottegari, almeno a giudicare da quanto si vede in giro, è quello di piangere miseria ostentando sfarzo burino.

venerdì 3 ottobre 2008

Io, se fossi nato tipo 15 anni dopo,

mi sarei quasi certamente cimentato nel parkour.
Che mi ricordo, quando da regazzetto camminavo sui muretti, sulle staccionate o saltavo di palo in palo dei parapetti al mare, come mi si allagava il cuore di gioia. E in effetti non è che abbia finito del tutto di sfidare le leggi di gravità...
Ma certe cose non credevo fossero fisicamente possibili.
Voglio indietro i muscoli, le giunture e l'agilità [e l'incoscienza] di quando ero pischello per riuscire a volare.