giovedì 27 settembre 2007

Avrei voluto scrivere un post

su quello che sta succedendo in Myanmar [che i giornalisti italioti continuano a chiamare Birmania].
Ma che puoi scrivere quando leggi che il governo cinese ha dichiarato "Speriamo che tutte le parti esercitino moderazione e gestiscano correttamente la situazione" [tipo che i monaci dovrebbero avere il buon gusto di smettere di farsi sparare addosso?]...
Ma che puoi scrivere quando leggi che è molto probabile che quattro persone siano state uccise, probabilmente percosse a morte, durante i raid compiuti questa notte dai militari nei monasteri birmani...
Ma che puoi scrivere quando leggi che le forze di sicurezza birmane hanno lanciato un ultimatum alle decine di migliaia di manifestanti a Rangoon intimando loro di disperdersi entro pochi minuti con la minaccia di un'"azione estrema"...
[notizie prese da qui].
Che puoi scrivere quando leggi che il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha invitato la giunta militare «alla moderazione».
Che puoi scrivere quando leggi che a Mandalay, seconda cittá della Birmania, i militari hanno ordinato al principale ospedale di dimettere pazienti, in un indicazione che si stia preparando una violenta repressione delle manifestaioni in questa cittá dopo i morti di ieri a Yangoon.
Che puoi scrivere quando leggi che secondo le testimonianze citate dalla Kyodo, almeno 70 monaci sono stati «arrestati con violenza», vale a dire picchiati e malmenati nei soli monasteri di Moe Kaung e di Ngwe Kyar Yan, nella parte nord occidentale di Yangon.
[notizie prese da qui]

Cosa puoi scrivere quando vedi che in italia ci si preoccupa solo della sorte di Aung San Suu Kyi. Per la quale la preoccupazione è ovviamente legittimissima. Ma nel frattempo ci sono altre persone che sono già sicuramente state massacrate e uccise [o loro non contano?]

Volevo scrivere un post sulla situazione in Myanmar, ma per ora lo schifo è troppo. Credo che desisterò...

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