lunedì 19 maggio 2008

Get them up against the wall!*

Oggi Populista.it, tanto per fomentare un po' d'odio in giro, pubblica un bel articolo per recensire un libro che sosterrebbe che le droghe leggere come la marijuana sono un passaggio obbligato verso quelle pesanti e in cui si legge di un professore scandalizzato perché una sua collega di scienze ha avuto l'ardire di proietare in un liceo un documentario sugli effetti benefici della cannabis nella terapia del dolore. Presentata come fosse la scoperta del Dna e proposta a ragazzi di quattordici anni come una sostanza da cui sarebbe derivato il benessere delle generazioni future.
Nell'articolo si leggono frasi tipo:

  • Uno studente mi ha detto: Professo', adesso so come si fa una canna. Prima non ne sapevo nulla!. Complimenti alla scuola. E complimenti alla collega.

  • Ho intrattenuto i miei studenti su droga e dintorni. Ho spiegato loro che il messaggio permissivista è capzioso. Che l'assunzione di droga è un'anomalia, non la normalità. Gli ho parlato di me, gli ho detto: "Vedete ragazzi, non bevo alcol, non fumo e non mi drogo. Non perché sia salutista, ma semplicemente perché non mi piace e non mi interessa. E nonostante queste mie evidenti lacune, qualche risultato nella vita sono riuscito ad ottenerlo. Il che significa che assumere sostanze stupefacenti non è necessario per rendere a scuola, per stare bene con gli altri, per stringere relazioni.


A parte che quella dello studente è palesemente falsa e messa lì solo per fare folklore, vorrei affrontare l'altro paio di luoghi comuni in esso contenuti:
Uno, vabbe', si commenta da solo. Tu sei felice senza bisogno di farti le canne? Bella pe' te. Si vede che non soffri di patologie che richiedano la terapia del dolore, di mal di testa, di asma e non hai bisogno di aiuti per rilassarti. Io sto benissimo senza andare allo stadio. Quindi il calcio andrebbe vietato?.
Per quanto riguarda  l'altro [a parte che non è vero] credo di poter dimostrare abbastanza facilmente che guidare una macchina è passaggio obbligato per investire ragazzini fuori da una scuola. Ma questo non si può usare per sostenere che chiunque guidi una macchina investirà ragazzini fuori da una scuola.
O sì?

Se certa gggente parlasse di argoomenti su cui sono più ferrati [e magari si rilassassero con una canna ogni tanto] si starebbe già un po' meglio...

*

4 commenti:

lisicere ha detto...

questo articolo è una raccolta di luoghi comuni secondo me. Ne ho parlato anche io nel mio blog

(A)

utente anonimo ha detto...

certo le droghe leggere sono una buona palestra per mettere alla prova la nostra capacita' di usare sostanze che possono creare desiderio di ripetere l'esperienza.
imparare ad usarle senza farsi usare e' possibile.se diventa un bisogno e' perche' manca tutto il resto, e quindi.........ciao anna

utente anonimo ha detto...

La regione marche è stata la prima regione non molto tempo fa a permettere la detenzione di farmaci cannabinoidi per la terpia di determinate patologie!
Credo che l'uso di cannbis come farmaco sia assolutamente giusto, anzi, farei provare il dolore provato da un paziente che ne ha bisogno a chi sostienen il contrario!

Non condivido, però l'uso della "canna", ma io di me posso fare cio che voglio!
Ad ogni uno spetta la sua decisione!
Comunque le probabilità che dalla "cannetta" si passi a qualcosa di piu pesante è cosa reale, e non è giusto negarlo!

-rotgas-

cornersoul ha detto...

le probabilità che dalla "cannetta" si passi a qualcosa di piu pesante è cosa possibile e nessuno lo nega.
Ma è altrettanto possibile che dalla pistola a superbum si passi alle Uzi o che dallo zabajone al marsala si arrivi alla cirrosi epatica.
Il fatto che sia possibile non vuol dire che sia inevitabile.
Io non fumo, ma ho sparato con i superbum e ho mangiato un sacco di zabajone al marsala. Vuol dire che invece che eroinomane diventerò un gangsta col fegato spappolato...