Vento d'estate è una canzone che parla del suicidio dopo aver perso il senso della vita:
La metafora "vado al mare" è la più chiara. Il fiume termina il suo [per]corso al mare. Quindi con quelle parole si esprime la determinazione a "terminare il propio [per]corso". Ovvero togliersi la vita.
La quartine che parlano dell'"amore" e di come cambi in base alle persone si riferiscono chiaramente alla perdita di riferimenti. L'amore rappresenta tutte quelle che dovrebbero essere le certezze incrollabili e che invece vengono stravolte. Le VeritàAssolute che cambiano faccia a secondo di chi ce le propone. Che cambiano come cambia il vento.
E infatti il non mi aspettate, forse mi perdo indica il fatto che, non esistendo nulla di certo, probabilmente non c'è nemmeno un Aldilà in cui reincontrarsi in un giorno assolato [come diceva VeraLynn].
E l'ultimo verso ["mi sono perso"] è ovviamente la cronaca del trapasso.
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